Il tessuto tradizionalmente usato dai monaci tibetani a Lhasa è il broccato, un tessuto riccamente decorato, spesso in seta, che è particolarmente noto per i suoi intricati motivi e per il suo legame con la cultura religiosa. La produzione del broccato tibetano ha radici antiche, legate a influenze cinesi, indiane e persiane, grazie alle vie commerciali che attraversavano il Tibet.

Il broccato tibetano viene impiegato per realizzare abiti monastici, bandiere religiose e decorazioni per i templi. In particolare, i colori rosso, giallo e arancione, tipici dei mantelli dei monaci, simboleggiano aspetti spirituali legati al buddismo tibetano, come la saggezza e la compassione.

La produzione di questo tessuto era tradizionalmente un’arte tramandata di generazione in generazione, con tecniche artigianali complesse che richiedevano l’uso di telai manuali. Oggi, sebbene alcuni metodi moderni siano stati introdotti, il processo rimane fortemente radicato nella tradizione.